Sapete qual è uno dei carnevali italiani più rinomati? Sicuramente molti di voi penseranno subito a Venezia e al suo carnevale. Beh, certamente la risposta non è sbagliata, data la fama del Carnevale di Venezia, ma la risposta esatta in questo caso è la seguente: il Carnevale di Viareggio.

Viareggio è una città che non ha bisogno di presentazioni. Affacciata sullo splendido mare toscano, meta estiva tra le più popolari per gli abitanti di tutta la Toscana e non solo, tra febbraio e aprile la città cambia faccia e dà sfoggio all’evento che tutti i cittadini attendono febbrilmente durante l’anno: il Carnevale di Viareggio.

Musiche, balli, carri allegorici, satira, divertimento e spensieratezza: ogni anno centinaia di migliaia di persone si riversano sulla Passeggiata ed il viale a mare per prendere parte a questa manifestazione, nata ormai quasi 150 anni fa ma sempre giovane e vivace.

foto Carnevale di Viareggio

Un po’ di storia del Carnevale di Viareggio

L’origine del Carnevale di Viareggio risale alla fine dell’Ottocento quando un gruppo di ricchi borghesi e aristocratici lucchesi decise di sfilare per le vie della città, aggiungendo allo spettacolo alcune carrozze impreziosite da fiori. Era il 25 febbraio 1873, Martedì Grasso, e da quel momento in poi, ogni anno la tradizione si ripete, come celebrazione di purificazione dal malcontento e come inno al divertimento.

Col passare degli anni i carri, da modeste carrozze, divennero sempre più grandi ed elaborati: da semplici carrozze ai carri trionfali della fine del XIX secolo in stucco, legno e juta trainati dai buoi, fino ad arrivare a carri allegorici anche di 30 metri di altezza e 15 di lunghezza, per un peso di 40 tonnellate.

La cartapesta e l’avvento della musica sui carri

Per costruire qualcosa di simile, però, è necessario un materiale resistente ma leggero, malleabile durante la lavorazione ma robusto al termine del processo di fabbricazione. Questa è la cartapesta, la vera protagonista del Carnevale di Viareggio.

A basso costo, ma perfetta per il compito, la cartapesta, anche chiamata carta a calco, è sagomata sopra un calco in gesso del soggetto da trattare, poi viene riempita con un’anima di barre di rinforzo, per resistere allo stress delle sfilate. Una volta realizzati tutti gli elementi, si uniscono alla struttura centrale e alla piattaforma su ruote, quella che sostiene tutto il peso delle maschere e le circa 200 persone mascherate sul carro, che cantano e ballano per ore.

Gli anni ’20 furono fondamentali per queste due innovazioni, difatti se da una parte il progresso tecnologico dell’epoca consentì di ampliare le dimensioni dei carri con materiali sempre più leggeri e resistenti, allo stesso tempo venivano a crearsi spazi sugli stessi per ospitare delle bande musicali. Il carnevale come noi lo conosciamo, grazie anche ai primi movimenti dati delle maschere, stava prendendo forma, ormai circa cento anni fa.

Dai bozzetti alla realizzazione dei carri

Ci vogliono parecchi mesi, dagli schizzi alla realizzazione stessa, per fare un carro allegorico. I bozzetti, realizzati dai maestri della cartapesta (chiamati amichevolmente “carristi”), vengono presentati alla Fondazione Carnevale di Viareggio per l’approvazione solitamente durante l’estate.

A partire da questo punto, dopo la progettazione su carta, inizia la costruzione vera e propria in quella che è chiamata Cittadella del Carnevale, il luogo dove ogni artista ha il suo hangar per la realizzazione del carro. Qui i lavori vanno avanti alacremente per mesi, sia per quei carri che saranno di seconda categoria (più piccoli) che quelli di prima categoria (più grandi) che ogni anno sfilano sfidandosi per vincere il primo premio dell’edizione del Carnevale.

Il carnevale è satirico, prende in giro i potenti e livella tutte le classi sociali. I temi principali sono la politica, interna ed estera, più tutti gli argomenti che hanno lasciato il segno nei mesi precedenti, siano essi economici, ambientali o semplicemente legati al mondo dello spettacolo.

Oltre al soggetto, quindi, sono molti i criteri di cui i giudici devono tenere conto per la valutazione finale e decretare il carro vincitore. In seguito all’annuncio uno spettacolo pirotecnico mette fine alla manifestazione: un viareggino che si rispetti i fuochi d’artificio li vede rigorosamente in piazza Mazzini il fulcro del circuito che i carri percorrono ogni domenica.



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Quanto dura il Carnevale di Viareggio

Al Carnevale di Viareggio non importa di durare qualche giorno. Il Carnevale di Viareggio vuole durare il più a lungo possibile, quindi i festeggiamenti durano un mese, con una sfilata ogni domenica e una durante il Martedì Grasso, dove di solito c’è una diretta sulla TV nazionale.

Oltre agli abitanti della città, evidenti protagonisti della manifestazione, molte persone vengono in Versilia per assistere all’evento, soprattutto dalla Toscana ma anche da altre regioni italiane e dall’estero.

Non solo sfilate domenicali

A coronamento di tutto ciò, le sfilate domenicali non sono le uniche attrazioni del Carnevale di Viareggio. Pensate davvero che tutto duri solo un paio d’ore alla settimana? Sbagliato!

Ogni settimana, nelle notti di venerdì, sabato e domenica (più lunedì e martedì del Martedì Grasso) c’è una festa di quartiere diversa che allieta la vita di persone di tutte le età. Palchi per musica dal vivo, DJ, sfilate di band, cibo e alcol: un divertimento più genuino e più locale, dato che difficilmente i turisti presenziano queste serate, ma che rendono bene l’idea di quanto il Carnevale sia sentito e vissuto dagli abitanti della città.

Infine presentiamo la mascotte ufficiale del Carnevale di Viareggio, o meglio, la maschera ufficiale: il Burlamacco. Fu creata nel 1931 dalla penna di Umberto Bonetti e divenne ben presto il simbolo della città. Un pizzico di Rugantino e un pizzico di Arlecchino, il suo caratteristico colore rosso e bianco deriva dagli spicchi colorati degli ombrelloni sulla spiaggia durante l’estate.

Carnevale di Viareggio 2019

Nel 2019, i corsi in maschera si terranno dal 9 febbraio al 5 marzo (9, 17, 23 febbraio, 3 e 5 marzo), con un biglietto d’ingresso a seconda della settimana, dell’altezza e dell’età.

È gratuito sotto i 1,20 m, ridotto fino a 14 anni o oltre i 65 anni, a prezzo pieno altrimenti, ma la prima e l’ultima settimana sono più economici. Potete trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale della Fondazione Carnevale, qui.

Siete pronti a divertirti? Avete preparato la maschera per raggiungere le migliaia di persone durante il Carnevale di Viareggio? Allora lasciatevi alle spalle le preoccupazioni e venite a spassarvela!