Burlamacco è la maschera del Carnevale di Viareggio e uno dei veri e propri simboli della città.

Ideato negli anni ’30 dal pittore e designatore viareggino Uberto Bonetti (1909 – 1933), gode dell’affetto dei viareggini tanto che le bandiere che lo raffigurano si vedono sventolare dai balconi delle case non soltanto durante il periodo di Carnevale.

Oggi la statua di Burlamacco domina il Belvedere delle Maschere, la splendida piazza fronte mare lungo la Passeggiata proprio davanti alla famosa piazza Mazzini. Posizionata nel 1996, costruita prima in vetroresina è stata successivamente sostituita a causa dei danni dovuti dalle intemperie.

Con questo approfondimento scopriamo insieme la nascita e la storia della maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, una storia che si intreccia con quella della città.

Una maschera immediatamente riconoscibile con la sua tuta a scacchi bianco e rossa, il mantello nero e lo strano cappello.

Foto Burlamacco maschera Carnevale di Viareggio

Uberto Bonetti creatore di Burlamacco

La prima comparsa della maschera è sul manifesto del Carnevale del 1931.

L’autore è il pittore e disegnatore Uberto Bonetti al quale il comitato organizzatore dell’epoca aveva affidato il compito di realizzare il manifesto.

Non sappiamo bene quale sia il percorso artistico che ha portato alla sua nascita ma, quello che è evidente, è il suo essere un mix tra alcune tra le maschere italiane più famose.

Partiamo dalla tuta a scacchi bianchi e rossi che ricorda Arlecchino, mentre il grande bottone è simile a Pierrot. Il mantello nero ricorda molto quello di Balanzone mentre il cappello Rugantino.

Dalla sua prima comparsa nel 1931 questa maschera non ebbe un nome. Fu soltanto con il 1939, quindi otto anni dopo, che prese il nome di Burlamacco.

Le origini del nome

Sulle origini del nome esistono diverse teorie.

La prima è quella che lo collega al famoso canale Burlamacca che passa dietro la Torre Matilde per arrivare in mare.

Secondo una diversa ricostruzione sarebbe, invece, da ricondurre al personaggio Buffalmacco, pittore fiorentino che troviamo nel Decameron di Giovanni Boccaccio. Uberto Bonetti utilizzava, infatti, il nome di Buffalmacco per la scrittura di testi satirici.

La terza e ultima interpretazione è quella meno cara ai viareggini secondo la quale il nome deriverebbe da Francesco Burlamacchi, politico della Repubblica di Lucca. A conferma ci sarebbe il cappello che ricorda quello degli ambasciatori Lucchesi e i colori tipici di Lucca.

Perché abbiamo detto che questa origine non è ben vista dai viareggini? Il motivo è la rivalità che contrappone Lucca a Viareggio, in nome di un sano e mai sopito campanilismo.



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La nascita di Ondina e gli anni ’80

Foto manifesto Carnevale di Viareggio 1931Fin da subito Burlamacco si accompagnò al personaggio femminile di Ondina, rappresentata come una ragazza con il tipico costume da bagno degli anni 30.

Ondina è il simbolo dell’estate e della stessa città di Viareggio, considerando la vocazione turistica e di meta di mare che ha fin dal 1800.

Nel 1946 Burlamacco inizia a comparire nuovamente sui manifesti del Carnevale mentre Ondina sarà presente solo a partire dal 1980.

Oggi sono entrambi presenti sui manifesti e formano una coppia sempre più inseparabile.

Conclusioni

La statua di Burlamacco si trova non solo sul Belvedere delle Maschere ma anche alla Cittadella del Carnevale dove accoglie i visitatori prima di entrare nella grande piazza ellittica.

Quando passate da Viareggio fate un saluto alla sua maschera ufficiale, magari apprezzando un bel tramonto proprio dal Belvedere delle maschere.