Monteggiori significa letteralmente “piccolo monte” e, osservando la sua posizione, non è difficile capire il motivo. Si trova, infatti, alle pendici del monte Gabberi su una collina che domina la vicina frazione di Capezzano Pianore.
Un borgo antico dove il tempo sembra essersi fermato, perfetto per godere del fresco delle serate estive passeggiando per i suoi piccoli vicoli. Le origini di questo antico luogo toscano, meta prediletta dei turisti, si perdono nel tempo.
La prima testimonianza di Monteggiori risale ad una trascrizione arcivescovile di Lucca datata 1224 ma ancora oggi resta un luogo fascinoso ed interessante che vale davvero la pena di visitare.
Oggi scopriamo insieme il borgo di Monteggiori che fa parte, come i già citati Casoli e Gombitelli, del comune di Camaiore.
La storia: dai Romani agli Etruschi
A Monteggiori si coltivano viti e ulivi sin dall’antichità, quando questa zona fu molto probabilmente sede di insediamenti romani. Si ritiene anche che l’insediamento e i reperti rintracciati appartenessero alla società etrusca.
Il Castello di Monteggiori
Il vero sviluppo della zona avvenne con la costruzione del castello di Monteggiori risalente al XIII sec. Si trattava di una roccaforte molto importante nel controllo di questi territori, scenario di aspre battaglie fra Lucchesi e Pisani per il controllo della costa.
Il borgo di Monteggiori sorge sulla pianta del castello medievale. Ha la forma a “pesce allungato” tipico delle fortificazioni toscane e laziali del tempo e sono rimaste visibili la doppia cinta muraria, un muro esterno e 3 mura interne.
Le porte sono la testimonianza più evidente del passato fortificato di Monteggiori. La prima, la Porta della Madonna è affrescata e immette nella piazza Piazza degli Artisti, il punto più alto del paese. Nella
Parte alta della piazza si trova la Chiesa di Santo Stefano ed il suo campanile, che ospita cinque campane: una piccola e quattro grandi. La seconda porta si trova dietro la chiesa, è più piccola e serviva probabilmente da via di fuga in caso di assedio. Fu residenza del condottiero lucchese Castruccio Castracani e agli inizi del XV secolo anche di Paolo Guinigi, signore di Lucca.
La leggenda del fantasma
Il castello di Monteggiori è collegato alla leggenda del fantasma del castello di Rotaio. Infatti l’episodio della morte del Duca di Groningen, il quale infesta tutt’oggi i ruderi di Rotaio nelle notti di luna piena, avvenne nel tentativo di accompagnare Enrico di Fiandra, imperatore di Costantinopoli, attraverso i corridoi che collegavano Rotaio al vicino castello duecentesco di Monteggiori.
La vista strepitosa su tutta la Versilia
La posizione su cui sorge Monteggiori è decisamente strategica. Consente, infatti, di ammirare tutta la piana versiliese, il mare ed il patrimonio naturalistico che la contraddistingue.