Gombitelli è una frazione del comune di Camaiore che conta poco più di un centinaio di abitanti. Adagiata alle pendici del monte Calvario è un ottimo punto di partenza per piacevoli passeggiate nei boschi.

Il paese di Gombitelli sorse intorno al castello appartenuto ai nobili di Montemagno a circa 400 m di altitudine, che venne ricordato in un documento di pergamena del 1029. Nel Medioevo il castello fu attaccato dall’esercito Lucchese e definitivamente distrutto e abbandonato nel XIII sec. Ne rimangono i ruderi delle abitazioni e delle 2 torri.

Gombitelli Panorama

I salumi di Gombitelli: un’eccellenza italiana

La prima cosa che si associa al piccolo paesino di Gombitelli è la nota produzione di straordinari salumi ed insaccati, come il biroldo e il lardo rosa che fa degna concorrenza al celebre lardo di Colonnata e la mortadella nostrale.

I salumi della famiglia Triglia e Cerù sono un’autentica delizia dai gusti decisi e saporiti. Ogni prodotto è preparato in modo artigianale utilizzando materie prime di alta qualità, selezionate da esperti norcini. La sapiente lavorazione delle carni pregiate e una ricetta segreta tramandata da padre in figlio conferiscono quel gusto e sapore inconfondibile.

I salumi di Gombitelli giocano un ruolo importante nella cucina camaiorese e raccomandiamo di provarli.

La lavorazione del ferro

La vista che si gode dalle stradine del borgo arriva fino alle isole e girare fra le vecchie stradine sassose è un tuffo nel passato. Le case sono testimonianza della fiorente attività di lavorazione del ferro. I segni dei fuochi che servivano per forgiare il metallo sono visibili nelle case più antiche.

La lavorazione del ferro era davvero importante. Si facevano in particolare i chiodi detti „gavorchi“. Erano brutti, non rifiniti a sezione quadrata perchè servivano per la carpenteria. In tutta la Lucchesia infatti una persona brutta e sgraziata, è tutt’ora detta „un gavorchio“ .

La tradizione del ferro è frutto presumibilmente della colonizzazione del paese da parte di fabbri tedeschi al seguito dell’imperatore Carlo V e le tracce di questo passato è visibile nelle mura delle stesse case, dove mischiati alla calce e alla malta si trovano resti di ferro e scarti di lavorazione. I chiodi di Gombitelli sono stati usati per le scarpe die poveri soldati della guerra del 15 -18.



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Gombitelli Isola Linguistica

In pochi lo sanno che Gombitelli era un’isola linguistica davvero interessante. Si parlava una dialetto unico e ahimè andato in disuso. Solo qualche anziano ricorda qualche parola. Ma il video OSTROGOTI IN ITALIA è un documento importante che ci fa sentire dalla voce dei vecchi abitanti la particolarità di questa lingua.

Questo dialetto incomprensibile è nato in seguito alla colonizzazione del territorio da parte di stranieri che studi linguistici identificano probabilmente, con gente che veniva dall’Appennino parmense e mantenne la lingua e l’abilità di lavorare il ferro per secoli.

Il dialetto risentiva però di molte altre influenze, infatti si ritrovano parole di origine galloromaniche, lombarde, piemontesi.