La Villa Borbone a Viareggio è una splendida residenza nobiliare situata nella Pineta di ponente. Per la precisione si trova circa a metà del Viale dei Tigli, la grande via alberata che collega Viareggio e Torre del Lago.

Una villa circondata da un ampio parco con una struttura centrale alla quale si aggiungono locali un tempo adibiti a stalle e una cappella con illustri defunti sepolti.

La villa Borbone era una tipica residenza di campagna, quello che veniva definito un casino di caccia. Nel corso degli anni si trasformò in residenza per le vacanze e oggi è sede di manifestazioni culturali e artistiche, oltre che sede del parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli.

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Villa Borbone Viareggio: la storia

La villa è stata edificata a partire dal 1821 su progetto dell’architetto Lorenzo Nottolino. La committente era la duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone, che voleva un luogo dove trascorrere le giornate all’insegna della caccia e del riposo.

In realtà il progetto originario doveva essere molto più vasto e complesso ma, al momento della realizzazione, si decise per un edificio dalle dimensioni più contenute.

Dopo il 1850, però, si decise di aggiungere le ali laterali e di ristrutturare il giardino. Nel corso degli anni è stata oggetto di numerosi interventi che hanno modificato in modo considerevole il suo aspetto originario.

Oggi si trova in ottime condizioni, perfettamente restaurata e dal grande fascino.

La struttura della villa

Si accede a Villa Borbone da un grande cancello monumentale sul Viale dei Tigli. Un grande viale conduce all’interno del parco per poi condurre all’edificio principale composto da tre piani e con struttura squadrata e compatta.

Sulla facciata, sopra il terrazzo centrale, si trova uno stemma della famiglia Borbone realizzato con marmo di Carrara. La particolarità dello stemma è quello di essere modificato su indicazione di Maria Luisa Borbone. La precedente corona reale gigliata fu sostituita, infatti, con la corona reale spagnola.

All’interno della villa non si trovano, come si potrebbe pensare, grandi saloni o spazi comuni (a differenza di quanto accade per Villa Argentina nel centro cittadino). Al contrario sono presenti stanze dalle dimensioni contenute che rispecchiano la funzione originaria della villa, ossia quella di casino di caccia.

Ai lati si trovano due ali aggiunte con successive ristrutturazioni. Quella a sinistra dell’edificio centrale presenta le vecchie stalle e la cappella di Sepolcreto.

Proprio quest’ultima è una delle parti più interessanti della villa visti gli illustri personaggi che vi sono sepolti. Si tratta dei sovrani di Lucca e dei loro discendenti. Tra questi Carlo Ludovico di Lucca e Carlo III di Parma. L’altra ala, posizionata a destra dell’edificio centrale, presentava depositi e stanze di servizio.



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Il Giardino sonoro

Molto interessante è l’esperienza che offre il cosiddetto giardino sonoro. Una installazione che, grazie a 14 sfere in cotto posizionate a terra e che funzionano come casse, creano una sorta di anfiteatro.

A questo si aggiungono una serie di moduli sonori installate sugli alberi del parco, che amplificano ulteriormente l’esperienza musicale.

Villa Borbone di Viareggio: orari di apertura

Come abbiamo anticipato, oggi la Villa Borbone è sede di numerosi eventi culturali e artistici. Molto interessante, nei mesi estivi, la rassegna “Estate a Villa Borbone”.

In ogni caso, anche in assenza di eventi, vi consigliamo una visita per ammirare il parco, la cappella e la struttura della villa.

Orari di apertura:
Lunedi chiuso
Martedi dalle ore 9:00 alle 12:00
Mercoledi dalle ore 15:00 alle 17:30
Giovedi dalle ore 9:00 alle 12:00
Venerdi chiuso
Sabato dalle ore 09:00 alle 12:00
Domenica chiuso

L’ingresso al parco e alla Villa sono gratuiti.

Per informazioni:
Tel. +39 0584 359950 – Fax: +39 0584 352553
info@villaborbone.net
www.villaborbone.net

Concludiamo ricordando che la villa è sede dell’Ente Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Il centro, gestito da Legambiente, organizza spesso escursioni ed iniziative culturali per far conoscere il Parco.