La chiesa di Sant’Agostino si affaccia sulla piazza principale di Pietrasanta, in prossimità di Palazzo Moroni e del Duomo di San Martino. Insieme all’attiguo ex-convento costituisce quello che viene definito il complesso della Chiesa di Sant’Agostino di Pietrasanta, ritenuto di notevole interesse storico – artistico.
Il complesso è attribuito ad Antonio Pardini e pare sia stato ispirato dalla Chiesa di S. Martino a Lucca. Attorno al XVI secolo è stato costruito l’attiguo convento, mentre il campanile, situato indietro sul lato sinistro, risale alla fine del settecento.
A questa chiesa è legato un personaggio che collaborò con Felice Matteucci per l’invenzione del motore a scoppio. Si tratta di padre Eugenio Barsanti che celebrò qui le prime messe. Vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato al museo Barsanti.
Per ricordarlo è stato esposto a lungo un busto commemorativo, oggi custodito nella basilica di Santa Croce a Firenze insieme alle sue spoglie.
Esterno della Chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta
Edificata dai frati agostiniani a partire dal sec XIV, grazie anche alle donazioni di ricchi commercianti lucchesi, la chiesa di Sant’Agostino rappresenta uno dei monumenti gotici principali dell’intera provincia, nonostante successivamente sia stata sottoposta a rimodernamenti e modifiche.
Le attuali aperture quadrate sono state realizzate nel Cinquecento e hanno sostituito le finestre bifore.
La facciata, che si erge sopra una scalinata di marmo composta da pochi gradini, è anch’essa in marmo. Si presenta sobria ed elegante, oltre che imponente e maestosa. La facciata è scandita da tre archi grandi a fondo cieco, in cui si apre un portale di accesso alla chiesa.
Sopra gli ampi archi si sviluppa un ordine di piccoli archi gotici sostenuti da piccole colonne esili ed eleganti.
Interno della Chiesa di Sant’Agostino
L’interno della chiesa presenta un’unica navata, con un pavimento disposto su tre livelli per seguire la pendenza del terreno visto che l’edificio si trova ai piedi di una collina.
Il pavimento è caratterizzato da diverse lapidi di antiche famiglie nobili di Pietrasanta e di Lucca.
Ampia e luminosa, l’aula è coperta da un soffitto a capriate ed è dotata di nove altari, tutti ornati di dipinti tranne il primo a sinistra. Il più importante è quello dell’Annunciazione, il cui quadro è stato attribuito al pittore lucchese Taddeo Zacchia, pittore lucchese del XVI sec.
I restanti altari presentano, in senso orario, i seguenti dipinti: Immacolata Concezione, Madonna del Rosario, Incoronazione della Vergine, Annunciazione, Gloria di angeli che sorreggono un’immagine della Vergine, Madonna con Bambino, S.Anna e altri Santi, Crocifissione.
Nell’abside si trova invece l’Annunciazione, opera di Jean Imbert e un prezioso coro ligneo.
Inoltre, sono presenti anche affreschi risalenti al XIV-XV secolo e decori murali del settecento, riportati alla luce grazie al restauro.
Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta
Situato a fianco della chiesa si trova il Convento di Sant’Agostino con il suo splendido chiostro. Proprio il chiostro è circondato da eleganti colonne in marmo ornate da lunette affrescate con scene della vita di S. Agostino. Le colonne sono contrassegnate in basso da scritte in latino al cui centro stava un piccolo stemma.
Delle lunette affrescate solamente sette sono visibili da un lato, e una sola sul lato attiguo, in cui è installata una finestra della Sagrestia. Gli affreschi nelle lunette risalgono al XVII secolo e sono opera del pittore senese Astolfo Petrazzi.
In seguito alla Restaurazione il convento fu sede della scuola degli Scolopi. Dopo che gli agostiniani furono allontanati, il convento continuò ad essere utilizzato come edificio scolastico, mentre la Chiesa venne affidata alla Confraternita del Santissimo Sacramento.
Dopo un accurato restauro eseguito negli anni settanta del secolo scorso il complesso è tornato a splendere.
Oggi è sede della biblioteca comunale e del museo dei Bozzetti oltre che location in cui si tengono importanti eventi ed esposizioni d’arte contemporanea.
