Il pontile di Forte dei Marmi è uno dei simboli della città (insieme alla Capannina di Franceschi) e di tutta la Versilia. Stiamo parlando di un’opera che risale addirittura alla seconda metà dell’800 e che, anno dopo anno, mantiene inalterato il suo fascino.

Generazioni di cittadini e turisti in vacanza a Forte dei Marmi hanno vissuto momenti di relax su questo splendido pontile che è stato in seguito imitato dalle vicine località versiliesi.

Oggi scopriamo la storia del pontile di Forte dei Marmi che si ricollega alle stesse origini della città.

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Le vicine cave sulle Alpi Apuane

Per tutto il ‘600 la zona costiera del Forte era completamente paludosa. Una storia che è simile a quella delle altre località versiliesi.

Questo territorio malsano, d’altra parte, aveva un’importanza cruciale. Un accesso al mare che divenne strategico con l’inizio delle attività nelle vicine cave delle Alpi Apuane che nell’800 erano nelle prime fasi di sviluppo. La costa, quindi, doveva servire come porto per spedire il marmo via nave.

Per questo motivo venne costruito il pontile di Forte dei Marmi, per consentire il carico di marmo estratto delle cave direttamente sulle navi.

La storia del pontile di Forte dei Marmi

In realtà il pontile che arriva ai nostri giorni non è quello dell’800 che, purtroppo, è stato completamente distrutto nel corso della seconda guerra mondiale.

Il pontile originario venne realizzato su progetto dell’ing. Giovanni Costantini tra l’estate del 1876 e l’inizio del 1877. Aveva una lunghezza dalla riva di circa 250 metri con 216 piloni in legno di pino a sostenere la struttura.

All’estremità del pontile era presente una potente gru che poteva sollevare oltre 20 tonnellate. In questo modo si potevano caricare anche i blocchi di marmo più grandi. Sapete come era affettuosamente chiamata questa gru? La “Mancina”, perché si muoveva solo verso sinistra.

Il pontile del Forte venne successivamente ampliato nel 1932 arrivando a 290 metri dalla riva. Nel 1943, però, i tedeschi lo distrussero completamente minando i supporti in legno di pino.



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Il pontile oggi

L’amministrazione comunale al termine della guerra si attivò subito per ripristinare questo importante simbolo cittadino. La sua funzione non era più quella di approdo per le navi in carico ma esclusivamente destinazione per le passeggiate di turisti e cittadini.

I lavori per il nuovo pontile del Forte iniziarono nel 1955 e si conclusero il 18 Maggio 1958 quando venne inaugurato dal sindaco dell’epoca, Antonio Molino. Oggi il suo nome completo è Pontile Medaglie D’oro.

I famosi tuffi dal pontile, il surf e i fuochi d’artificio

Nel corso degli anni il pontile era famoso per i tuffi dalla sua estremità, oggi assolutamente proibiti! Questo tratto di marmo è conosciuto, inoltre, per il surf. Le ottime correnti assicurano delle onde decisamente divertenti per chi ama questo sport. Passeggiando sul pontile vi capiterà spesso di vedere i surfisti alla ricerca dell’onda perfetta.

Infine i fuochi di artificio, visto che il pontile è dal 2015 tappa del campionato mondiale dei fuochi d’artificio. Del resto con la tradizionale festa di Sant’Ermete, che chiude l’estate, proprio i fuochi dal pontile sono da anni parte della tradizione.