La Foce del Pallone si trova nel comune di Stazzema, nel cuore delle Alpi Apuane. Da questo luogo di può ammirare un bellissimo panorama su tutta la costa, con lo sguardo che nelle giornate di cielo limpido può estendersi dalle montagne al mare.

Si può arrivare alla foce del Pallone dal ristoro Alto Matanna seguendo il sentiero n.3 (ben evidenziato ad opera del CAI). In alternativa si può raggiungere da Casoli con il sentiero n.6 fino alla foce di San Rocchino dove si prende il sentiero n.3 gia ricordato poco sopra.

Questo luogo, però, è famoso non soltanto per l’eccezionale panorama che offre ma anche per una storia che può sembrare fantascienza (ed è tutto vero!). Una storia di ingegno italiano e del sogno di collegare il mare alle vette montane.

Vi parliamo, quindi, della storia del Pallone aerostastico della famiglia Barsi. Una storia di un successo imprenditoriale e di un sogno realizzato che, purtroppo, venne spazzato via nell’arco di una fredda notte d’inverno.

Foce del Pallone

Foce del Pallone: collegare mare e montagna

A fino 800 Alemanno Barsi era un fabbro residente a Palagnana che vide la sua vita cambiare all’incontro con la donna che avrebbe dopo poco sposato. Non era bella ma aveva una gran bella dote, derivando da una ricca famiglia. Dopo il matrimonio Alemanno poté così coronare un sogno: nel 1890 la costruzione di un albergo a Palagnana, zona basso Matanna, a 750 metri sul livello del mare. Da subito l’albergo ebbe successo: offriva, infatti, moltissimi comfort per l’epoca nonostante si trovasse in area montana.

La coppia ebbe un figlio Daniele che si impegnò nell’attività di rappresentante nei territori della Lucchesia. Così come accaduto al padre anche Daniele Barsi si innamorò di una donna appartenente a una ricca famiglia di Montecarlo di Lucca. Il suo nome era Rosetta e dopo il matrimonio proprio a lei venne affidata la gestione dell’albergo del basso Matanna, cui contribuì a dare eleganza e raffinatezza.

Il sogno di Daniele però andava ben oltre e si concretizzò nella costruzione di un albergo ristoro sull’alto Matanna a circa 1030 metri sul livello del mare. Si pone però un problema: come far arrivare i turisti fino a quell’altitudine?

Il pallone aerostatico della famiglia Barsi

Manifesto Foce del Pallone storiaL’albergo era raggiungibile dal basso Matanna solo con sentieri da percorrere a piedi o a dorso di mulo. Questo limitava molto il numero di turisti che poteva attrarre.

Fu allora che Daniele Barsi pensò a un modo per collegare il mare alla montagna.

Progettò così la realizzazione di un pallone aerostatico che da Grotta all’Onda (sopra Camaiore) saliva su fino a raggiungere l’alto Matanna. Un pallone frenato per la precisione, ossia ancorato a terra con un sistema di cavi (una tecnologia di derivazione militare).

Iniziarono così i lavori che videro impiegati oltre 100 operai specializzati che costruirono l’hangar a Grotta all’Onda pronto ad ospitare il pallone chiamato “Rosetta” in onore della moglie.

In circa 1 ora si poteva così raggiunge quella che oggi è la Foce del Pallone e da qua arrivare all’albergo ristoro sull’alto Matanna in pochi minuti.

Il volo inaugurale e la tempesta del febbraio 1911

Il volo inaugurale si tenne il 21 Agosto del 1910. Il pallone poteva portare fino a 6 persone più un membro dell’equipaggio ed ebbe subito grandissimo successo e fama a livello nazionale ed internazionale.

Fu così che tra i passeggeri illustri si citano il Re del Belgio Alberto I e Maria Teresa di Borbone (sorella di Alfonso XIII) oltre a membri della politica, aristocrazia e cultura. Il progetto sembrava andare per il meglio esistendo finalmente un collegamento tra mare e montagna.

Tutto, però, si interruppe in modo inaspettato in una fredda notte del febbraio 1911 quando una tempesta distrusse completamente l’hangar nella zona di Grotta all’Onda.

Il pallone diventò così una fantastica storia da raccontare ai posteri, espressione della creatività e genio della famiglia Barsi. Oggi i resti dell’hangar sono difficilmente visibili mentre rimane aperto e pronto all’ospitalità l’albergo ristoro dell’Alto Matanna.